Difficile stabilire la data di nascita degli smartphone, ma possiamo affermare che, nell’immaginario collettivo, il primo vero smartphone propriamente detto è da considerarsi l’iPhone di Apple. Da allora la casa di Cupertino ha presentato con cadenza annuale evoluzioni della sua stessa idea sotto il claim “questo è il miglior iPhone mai prodotto”, indubbiamente i risultati ed il consenso sono stati davvero ampi soprattutto in termini di immagine. Ma la concorrenza non è rimasta a guardare, e grazie alla nascita dell’Os Android, molte grandi aziende si sono dedicate a costruire nuovi smartphone dotati di questo potentissimo sistema operativo. Sono stati così prodotti un incredibile numero di modelli in grado di soddisfare ogni richiesta del mercato. Ora, per la prima volta nella storia, Apple ha presentato, oltre alla naturale evoluzione del suo telefono standard (iPhone 8) un device totalmente nuovo per forma e contenuti hardware l’iPhone X (leggi ten o dieci). Un vero ambizioso salto in avanti, che ha subito suscitato un forte interesse da parte di analisti e tecnici alla ricerca dei punti di forza e di debolezza, oltre che di un possibile antagonista tra i dispositivi Android. La scelta è presto ricaduta sul Note 8 di casa Samsung, che dopo lo “scivolone” del Note 7, ha presentato un apparecchio con dotazioni davvero competitive. Trattandosi di due ecosistemi diversi, con gestione delle risorse molto differente, non ha molto senso affiancare le dotazioni, il vincitore (sempre che possa essercene uno) lo decreterà il tempo, in termini di durata, facilità d’uso e filosofia (certamente molto differente tra i due modelli).
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